La Val d’Arzino alla scoperta del Cicloturismo e del “Turismo Lento”, un modello sostenibile per il futuro della Valle.

Lo scorso 3 giugno, a margine della nona edizione dei Green Road Awards, gli Oscar del Cicloturismo tenutisi a Lucca, che hanno visto il Friuli-Venezia Giulia conquistare il premio di migliore ciclovia d’Italia con la Ciclovia Pedemontana, un abitante della Val d’Arzino, Paolo Emanuele Rossi,è stato premiato con un attestato di merito per “l’ottimo risultato conseguito” nella promozione cicloturistica della nostra regione e per aver formato, nell’ultimo anno più di 40 persone come operatori cicloturistici, quasi un record.

Paolo Emanuele Rossi, in arte Paolo Ema, è infatti originario di Casiacco di Vito d’Asio, porta d’ingresso alla Val d’Arzino. Dopo aver conseguito i diplomi di GUIDA CICLOTURISTICA e ISTRUTTORE DI MOUNTAIN BIKE da parte del CONI, negli ultimi anni si è speso per far conoscere il suo territorio, prima collaborando con alcune realtà locali, poi fondando la propria società sportiva, la “Ride and Fun”, che si divide tra corsi di formazione e attività di promozione del territorio nei comuni di Vito d'Asio,

Gli assessori di Forgaria e Artegna: Petri, Tonello. Al centro Paolo Ema, il sindaco di Pinzano De Biasio e Corsi dell'associazione SkullAdventure.

Forgaria del Friuli, Pinzano al Tagliamento ed Artegna.

In un periodo storico, quello dopo il COVID, che ha visto un’impennata del turismo in queste zone e le recenti polemiche sulla sostenibilità ambientale del turismo “mordi e fuggi” sull’Arzino, il modello di “turismo lento” proposto dal cicloturismo, può essere una strada percorribile per valorizzare le bellezze della Val d’Arzino nel rispetto dell’ambiente.

ARTICOLO DI GABRIELE GEROMETTA